Buon venerdì!! Oggi vi parlo di un argomento che personalmente mi ha
sempre incuriosita molto, e che finalmente sono riuscita ad approfondire
adeguatamente: la piramide olfattiva dei profumi.
Per comprendere i
profumi è necessario imparare a conoscere le note olfattive, queste servono a
descrivere gli odori che si possono percepire quando si applica un profumo e
nel corso del tempo e sono divise in tre macro classi: le note di testa, le
note di cuore e le note di fondo.
La combinazione dei
tre gruppi di note costituisce appunto la famosa “piramide olfattiva”, che
serve a descrivere i profumi, questa altro non è che una visualizzazione
teorica del grado di evaporazione dei componenti e della loro persistenza.
Composizione della
piramide:
Gruppo 1:
Le note di testa sono le prime a essere percepite e sono
particolarmente volatili (in media si attenuano dopo pochi minuti). Sono
fresche e leggere e si suddividono a loro volta in tre sfaccettature:
1.Esperidata (o
agrumata): è una sfaccettatura fresca che domina soprattutto nelle acque
di colonia e nelle acque fresche. I componenti sono gli agrumi da cui si ricava
l’olio essenziale dalla scorza: la nota che ne deriva è molto fresca e volatile
2.Nuova freschezza:
questa sfaccettatura è costruita su un accordo esperidato al quale si
aggiunge una molecola fresca, grintosa, più persistente e più tenace degli
agrumi naturali.
3.Aromatica:
l’aroma è una sostanza vegetale odorosa simile alle spezie, mentre queste
ultime sono usate prevalentemente secche, gli aromi sono utilizzati freschi. La
sfaccettatura aromatica è molto naturale, dà freschezza, vivacità e una
nota campestre alle composizioni è
spesso utilizzata nelle profumazioni maschili.
Gruppo 2: Le note
di cuore sono note più potenti, più consistenti delle note di testa e sono
di media persistenza. Sono quelle che conferiscono alla fragranza il suo
carattere definitivo. Per due o tre ore si intrecceranno gli odori dei fiori,
della frutta e delle note verdi, espressione della ricchezza di un profumo e della
sua “scia”. Si suddividono a loro volta in cinque sfaccettature:
1.Verde:
l’originalità di questa sfaccettatura deriva dal fatto che vi si possono
ritrovare sfumature che vanno dalla foglia e dal fiore, fino al terreno erboso,
racchiude molti componenti di sintesi più che naturali veri e propri,
conferisce una sensazione di spontaneità.
2.Aldeidata: anche
questa è una sfaccettatura sintetica, non è composta da componenti naturali,
olfattivamente dona un’ evocazione molto fresca e speciale, spesso abbinata
alle note fiorite alle quali dona slancio e ampio respiro.
3.Fiorita: questa
sfaccettatura è costituita dai fiori che si trovano praticamente in tutti i
grandi profumi. La sfaccettatura può essere “ricca” se si utilizzano fiori come
il gelsomino e la rosa, o “fresca” se si utilizzano fiore come il geranio, la
fresia, il mughetto.
4.Fruttata: è
una sfaccettatura che conferisce al profumo un carattere spensierato, gaio
e solare. In natura esistono poche materie prime naturali fruttate
utilizzabili: l’osmanto, la massoia e i germogli di ribes. Questo perchè non
sempre è possibile estrarre il principio olfattivo della frutta a causa
dell’elevata quantità di acqua che contiene.
5.Marina: la
sfaccettatura marina si è sviluppata negli anni ’90. Non
esistono componenti naturali, ma solo molecole odorose sintetiche. La
sfaccettatura assume inflessioni ozoniche, oceaniche o acquatiche a seconda del
contesto in cui il profumiere la usa.
Gruppo 3: Le note
di fondo sono note olfattive dotate di grande persistenza che ci
accompagnano anche quando le note di testa e di cuore si sono ormai
attenuate. Sono le note adatte a dare alle fragranze sostanza e profondità, fanno parte delle note di fondo dieci sfaccettature:
1.Speziata: è
una sfaccettatura che non deve essere dominante in una composizione profumata
perché si raggiunge molto rapidamente la saturazione. Possiede molta
personalità e conferisce sensualità e calore alle fragranze. I componenti
naturali e di sintesi sono molto numerosi: le sfumature olfattive vanno dalla
freschezza del coriandolo, dello zenzero, del cardamomo, al calore della
cannella e del cumino.
2.Legnosa: è
caratterizzata da una forte presenza di legni secchi come il cedro, o morbidi
come il sandalo. Le sfaccettature legnose conferiscono carattere, calore e
ampiezza alla creazione. Sono prevalentemente usate per i profumi maschili.
3.Fougère: questa
sfaccettatura è un mix formato da lavanda, geranio, muschio di quercia, vetiver
e cumarina. Può essere composta in vari modi a condizione di rispettare lo
schema di base.
4.Cipriata: è nata
nei primi anni del Novecento. L’iris è la nobiltà di questa sfaccettatura,altre
materie prime sintetiche contribuiscono a accentuarne la rotondità e il calore.
5.Orientale: questa
sfaccettatura è un mix formato da note vanigliate e patchouli, intensificato da
note speziate.
6.Gourmand: Si
traduce in note olfattive dai sapori zuccherini che ci ricordano l’universo
della confetteria,ci riporta a ricordi legati all’infanzia.
7.Chypre: è un
accordo storico costruito attorno al bergamotto, la rosa, il gelsomino, il
patchouli, il labdano, il muschio di quercia. Attualmente, la struttura ha
assunto un carattere più moderno con la sostituzione di alcuni componenti come
il gelsomino, con molecole di sintesi che danno maggiore slancio alle
composizioni.
8.Cuoio: un tempo
raggruppava le note animali come lo zibetto, il castoreum, l’ambra grigia, il
musk e le note cuoio come la betulla e il cisto così come le note tabacco. Oggi
le materie prime animali non sono più usate perché vietate. Oltre a betulla e
cisto, quindi, si realizzano accordi con molecole di sintesi.
9.Muschiata:
analizzando la composizione del musk in grani, materia prima di origine
animale, i chimici scoprirono una molecola dall’odore dolce, rotondo e caldo.
Nasceva così la nota muschiata. Da qui in poi, sono state sintetizzate diverse
molecole odorose, diventate un elemento irrinunciabile nella profumeria moderna.
10.Ambrata:
tonalità molto carezzevole, intensificata dalla vaniglia e da materie prime
balsamiche come il benzoino.
E’interessante
provare ad individuare le note delle varie profumazioni, è molto utile trovarle
indicate sul packaging degli stessi, per questo ho apprezzato particolarmente
questo campione del nuovo profumo da donna della Dsquared2 “Want pink ginger”
Eau de Parfum, che oltretutto è ottimo!
Voi siete in grado di riconoscere le note dei
profumi??